“Educare alla speranza”: il racconto del seminario al CEFAL
Una mattinata ricca di pensieri e riflessioni sul tema della speranza e dell’educazione dei giovani, faro dell’attività di CEFAL Emilia Romagna, per il ritorno dei seminari in presenza organizzati presso la sede di via Nazionale Toscana 1 a Bologna.
Grande voglia di confrontarsi e di esserci fisicamente, dopo tanto tempo passato davanti (e dietro) agli schermi dei computer. Lo dimostra il coinvolgimento dei tanti ospiti arrivati a San Ruffillo per l’occasione, oltre al colpo d’occhio della Sala Dardani quasi al completo, con oltre 50 persone in platea.
Il seminario è nato dall’esigenza del mondo delle associazioni di ispirazione cristiana bolognesi di trovare una risposta alla domanda “come trasmettere la speranza ai ragazzi e alle loro famiglie, dopo due anni di pandemia e con una guerra in corso nel cuore dell’Europa?”.
Un confronto importante, moderato dal capocronista del Resto del Carlino Andrea Zanchi, con introduzione di Alessandro Canelli.
Importante il contributo dato da Stefano Versari, capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione, che ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’educatore in quanto figura che veicola il messaggio di speranza ai giovani. Presente anche l’assessore alla Scuola Daniele Ara, che ha raccontato la complessità dei giovani d’oggi, situazione toccata con mano anche durante gli ultimi movimenti di occupazione scolastica di licei e istituti superiori in tutta Bologna nelle ultime settimane.
E poi i contributi di Don Gianni Danesi dell’Istituto Salesiano, di Valentina Di Pietro, preside medie e licei Malpighi di Castel San Pietro, Emma Zappellini dell’Istituto Farlottine, Licia Morra e Claudio Pepe, rispettivamente responsabile alla didattica e studente/volontario di Scholé, oltre a Valerio e Manuela Mattioli, creatori della Casa famiglia Piccoli passi, Associazione Piccole Mani.
CEFAL Emilia Romagna ha partecipato in veste istituzionale con l’intervento della direttrice Federica Sacenti, che ha evidenziato come il sistema IeFP si occupi anche di dare speranza a ragazzi in difficoltà e con prospettive difficili davanti a sé, aiutandoli a formarsi e a inserirsi nel mondo del lavoro.
Gli stessi ragazzi di CEFAL sono stati protagonisti, preparando, allestendo e servendo il catering dell’evento, che a fine lavori ha fornito il pranzo agli ospiti e ai partecipanti.
CEFAL ringrazia tutti quanti si sono uniti a questa bella occasione di confronto per un argomento fondamentale al centro dell’opera cristiana e a quella di istruzione e formazione come l’educazione alla speranza nelle ragazze e ragazzi più giovani.
Qui di seguito, la rassegna stampa dell’evento sul Resto del Carlino:
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